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BANDONEÓN
CENNI STORICI
Il Bandoneόn vanta una storia più che centenaria ma, solo di recente, è giunto ad affermarsi nel panorama musicale “colto” fino ad elevarsi al rango dei nobili strumenti classici. La crescente presenza del bandoneόn nei teatri, negli auditorium e nelle grandi sale da concerto ha contribuito - e contribuisce tutt’ora - ad ampliare l’interesse di organismi culturali e del pubblico verso questo particolare strumento musicale.
Storicamente si sviluppa in Germania nella metà dell’800, grazie al lungimirante ideatore Heinrich Band e alla sua visione “sociale” della musica: appartenente ad una famiglia di tessitori di seta della città di Krefeld, violoncellista, proprietario di un negozio di strumenti musicali, insegnante di musica, aveva come obbiettivo di fondo quello di allargare la partecipazione alla vita musicale (e dunque culturale) della città di Krefeld a tutti gli strati della società.
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LA FISICA E LA MECCANICA
Il Bandoneόn appartiene alla famiglia degli strumenti ad ancia libera e la sua meccanica si basa su alcuni elementi fondamentali:
- bottoni o tasti
- leve
- ance
- mantice
- valvola
Sui lati destro e sinistro sono posizionati dei tasti, che costituiscono due bottoniere, congiunte da un mantice che può raggiungere la notevole ampiezza di un metro circa.
Lo strumento presenta 38 bottoni per il registro medio-acuto (tastiera destra) e 33 per il medio-grave (tastiera sinistra), per un’estensione complessiva di quasi 5 ottave.
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